Condividi l'articolo IMU, istruzioni per la seconda rata del 17 settembre: Pagamento IMU, atto secondo: dopo l’acconto di giugno, si avvicina la scadenza del 17 set ...
Pagamento IMU, atto secondo: dopo l’acconto di giugno, si avvicina la scadenza del 17 settembre per la tassa sulla casa, ma questa seconda rata in realtà non interessa tutti i contribuenti perché riguarda solo l’IMU sulla prima casa e solo coloro che hanno scelto la rateizzazione in tre parti (giugno, settembre e dicembre).
La possibilità di dividere l’IMU sulla prima casa in tre rate è prevista solo per questo 2012. Oltre all’abitazione principale, può riguardare anche le relative pertinenze (cantine, box, solai).
Attenzione: la seconda rata di settembre rappresenta ancora un acconto, e l’importo è tendenzialmente identico a quello già versato a giugno.
Il pagamento in tre rate
La legge prevede infatti le seguenti modalità per chi sceglie il versamento dell’IMU in tre rate: un terzo all’acconto di giugno, un terzo a settembre, e poi il saldo a dicembre. Come è noto, per calcolare l’acconto si applicano all’imponibile le aliquote “standard”, fissate dal governo, mentre sull’entità del saldo interverranno anche le decisioni dei Comuni.
Significa che per il momento, anche se i Comuni hanno già abbondantemente deciso le rimodulazioni delle aliquote, queste non hanno effetto sul versamento della seconda rata, sul quale continua ad applicarsi l’aliquota dello 0,4%, quella standard sulla prima casa e le relative pertinenze.
In pratica, il calcolo va fatto esattamente come quello di giugno:
A rendere le cose un po’ più complicate, interviene un’eccezione. Secondo la circolare 3/DF/2012 del ministero delle Finanze, «il contribuente può tener conto delle agevolazioni per l’abitazione principale deliberate dal Comune. Per esempio, specifica la circolare, questa ipotesi può verificarsi quando il Comune abbia esercitato la facoltà prevista dal comma 10 dell’art. 13 del D.L.201 del 2011 disponendo «l’elevazione dell’importo della detrazione fino a concorrenza dell’imposta dovuta».
C’è però un’avvertenza: in base alla legge i Comuni hanno tempo fino al 30 settembre per modificare nuovamente le aliquote. Nel caso in cui questo avvenisse, al saldo di dicembre bisognerà pagare la differenza. In genere, il calcolo del saldo di dicembre andrà effettuato detraendo dall’IMU totale quanto già pagato con la prima o con le prime due rate.
Le aliquote comunali
Come è noto, i comuni hanno il potere (e hanno già preso le prime decisioni in tal senso entro la fine del giugno scorso) di ridurre o alzare l’aliquota sulla prima casa di 0,2 punti percentuali, portandola quindi fino a un minimo dello 0,2% o fino a un massimo dello 0,6% (in molti casi, almeno per ora, l’hanno lasciata allo 0,4%).
La variazione possibile sull’aliquota relativa agli altri fabbricati (quella standard, in base alla quale è stato effettuato l’acconto di giugno, è dello 0,76%) è invece possibile fino allo 0,3%: quindi può andare da un minimo dello 0,46% a un massimo dell’1,06% (molti comuni l’hanno alzata fino al tetto massimo).
Come detto, tutte queste variabili ai fini del calcolo concreto del versamento IMU entreranno in gioco con il saldo di dicembre.
Versamento seconda rata IMU
Quanto alle modalità di versamento, anche per la seconda rata di settembre bisogna utilizzare il modello F24.
**************************************************
Jules Previ: è giornalista freelance, divulgatore e traduttore news- online presso agenzie stampa internazionali. Ha collaborato al progetto www.finanzainchiaro.it
julesprevi.org@gmail.com
**************************************************
COMMENTI RECENTI